Cosa fa paura?

Cosa fa paura? Dove risiede la paura? Quando si ha paura? Perché si ha paura? Dove nasce la paura?

La paura è un emozione, una caratteristica comune ha tutti gli esseri umani, uomo o donna che sia, bambini, adulti od anziani, non vi è distinzione, la paura quando colpisce non guarda in faccia nessuno.

Perché abbiamo paura?

Essa si genera nel nostro corpo tutte le volte che percepiamo una situazione di pericolo, situazione che può essere reale od indotta dalla nostra fantasia, dal ricordo o dalla suggestione. Il primo istinto naturale, quale reazione spontanea, è la fuga e in alcuni casi la lotta.

Questa si può dire essere la definizione più avvalorata di questa emozione, questa parola così ricca di significato ma allo stesso tempo così intrisa di mistero. Ebbene si, perché la paura, esattamente come un fantasma invisibile, si insidia ovunque, nelle piccole cose, senza far rumore. Vi siete mai domandati quante sfumature essa abbia? 

Vi è la paura del buio, la paura dei ragni,  la paura dei topi, degli insetti, dei serpenti, paura di volare, paura dell’altezza, degli spazi aperti e di quelli chiusi, paura dell’acqua, paura della solitudine, paura di perdere le persone care, paura degli altri, paura di non farcela, di non arrivare in tempo, di essere poco adatti, paura di noi stessi… L’elenco potrebbe essere infinito, perché la paura si nasconde ovunque.

Da qui possono nascere situazioni di panico, ansia, fobie e suggestioni che non fanno altro che alimentare la paura stessa e la ruota ricomincia da capo.

Noi del PIT – Paranormal Investigation Team riceviamo moltissime domande ogni giorni ma una delle più frequenti è sicuramente quella in cui ci viene chiesto se non abbiamo paura a fare ciò che facciamo. La risposta è SI. Abbiamo paura, come ogni essere umano. Ogni volta che ci avventuriamo in un luogo abbandonato ed immerso nell’oscurità, le nostre paure si fanno più forti, diventano chiassose ed invadenti nella nostra mente. Nel nostro caso abbiamo però capito che la maggior parte delle situazioni di paura sono generate dalla suggestione.

Se ci si avventura in un luogo buio e sconosciuto, la nostra mente inizia a viaggiare con la fantasia, facendo vedere o sentire al nostro corpo cose o sensazioni che in realtà non esistono e non sono reali. Se si andasse nello stesso ed identico posto con la luce del sole, probabilmente queste ansie non verrebbero generate. La suggestione è molto pericolosa per quello che noi facciamo perché potrebbe creare situazioni borderline che influenzerebbero l’indagine stessa ma ancora peggio, i risultati. Sarebbe quindi una raccolta di dati sfalsata che renderebbe inclassificabile ogni tipologia di fenomeno. Ma mettiamo anche il caso che avvenga davvero un qualcosa di inspiegabile, se ci facessimo prendere dalla paura avremmo il rischio di rovinare la rilevazione con le nostre stesse mani. Quando si è in preda ad un attacco di terrore non si ha la mente lucida per tenere sotto controllo sia noi che l’ambiente circostante. Provate a pensare se finalmente si riuscisse ad immortalare uno spirito o un entità, ma per colpa della paura in quel momento la telecamera ci sfuggisse dalle mani. Sarebbe un disastro irreparabile e un occasione che forse mai più potrebbe ripresentarsi.

Cosa fare quindi per combattere la paura?

La prima cosa da fare quindi per realizzare un ottima indagine ma ancora di più per avere la certezza di compiere una corretta analisi è quella di imparare a controllare il nostro corpo e in particolare la paura. E’ un lavoro di concentrazione e meditazione, una preparazione mentale che svolgiamo ogni volta, prima di iniziare un’indagine. Non è semplice, né ci sono regole precise per riuscire in questo intento, è un lavoro di costanza ed allenamento. Con il tempo si impara a tenere a bada il nostro corpo, si acquisisce una maggiore fermezza di pensiero. Un vero e proprio allenamento mentale ma che ci è tornato utile non solo durante le rilevazioni ma anche nella vita di tutti i giorni.

Abbiamo analizzato ogni aspetto della nostra personalità, compresa la nostra paura. Addirittura siamo arrivati ad apprezzarla. Ebbene si, perché può essere fondamentale in alcune situazioni. La paura infatti può essere vista anche come strumento di controllo del pericolo, essa infatti ci permette di non esagerare, di non spingersi in situazioni pericolose o in luoghi da cui sarebbe meglio stare lontani. Diventa la nostra coscienza, la nostra guida. Quando la si conosce e la si accetta alla fine ci si rende conto di averla sconfitta. Non fatevi mai comandare dalla paura, siate sempre voi a farlo. Difendetevi dalla sua ombra ma ascoltatela perché se esiste, se è presente in natura, vi è per forza un motivo.

Essere un ricercatore del paranormale vuol dire anche imparare a conoscersi e migliorare se stessi.

In tutti questi anni di ricerca però una cosa sicuramente l’abbiamo capita: qualunque cosa si nasconda nell’invisibile fa sempre e comunque meno paura di quello che i nostri occhi possono vedere. 

 VIDEO Pillole PIT – Cosa fa paura?

La Legge di Attrazione – “Chi cerca trova”

“L’universo sa esattamente ciò che desideri; sente tutti i tuoi desideri. È intelligente, generoso e pieno d’amore. Ti dà sempre esattamente ciò che chiedi, ma non sempre ciò di cui credi di aver bisogno….”Cit. 

In questa breve citazione di Annemarie Postma, “The deeper secret”, è riassunto alla perfezione un concetto ritenuto da molti un modus operandi, una convinzione di vita, stiamo parlando della famosa Legge di Attrazione.

Ma cos’é la legge di attrazione?

In poche parole è una forza universale che attrae, nella vita di ognuno di noi, tutto quello che viene focalizzato dalla nostra attenzione, trasformandolo in una realtà fisica. Ciò che desideri viene materializzato dal desiderio, dalla forza della nostra volontà. Più la nostra mente si concentra su una determina immagine e più questa diventerà reale.

Per la maggior parte del tempo, le persone creano una realtà ordinaria, standard, vivendo le loro giornate come se avessero inserito la modalità automatica nella propria mente. Da qui si generano i problemi e si inizia a trascorrere i giorni focalizzando solo i problemi, le cose che non vanno bene e quello che non procede come si vorrebbe. Il risultato sarà quello, probabilmente, di creare ulteriori problemi, aumentando il malessere personale.

Questa, in poche righe, può essere la spiegazione di questo complicato ma allo stesso tempo semplice concetto. Parliamo di legge di attrazione perché in qualche modo siamo convinti che possa rientrare nel grande settore del paranormale.

Una forza invisibile, creata solo dalla nostra volontà, dal nostro cervello, può davvero dare vita a quello che desideriamo?

Esistono moltissimi casi in cui questa domanda trova una risposta positiva. Vi sono persone che affermano di aver tanto desiderato una determinata situazione che alla fine, in un modo inspiegabile, il fato, il destino o un susseguirsi di eventi, ha reso reale i loro desideri, facendoli arrivare ai loro obiettivi.

“si deve credere con tutte le nostre forze, ti devi sentire già vincitore e soddisfatto, come se ciò che desideri sia già realtà, prima ancora di averla ottenuta..!” Questa è stata la testimonianza di una persona che, anche se vuole restare anonima, ha deciso di offrirci il suo punto di vista. Ovviamente si tratta di una persona che crede fortemente in questo concetto. “bisogna fare molta attenzione, non è tutto così semplice come appare. Se si pensa ogni giorno a cose negative ed ai problemi, si attireranno solo quelli. Se si focalizzano solo le cose negative, si avranno solo altre cose negative!” Continua la testimonianza.

Effettivamente noi del PIT non abbiamo mai trattato questo argomento ma se ci si ferma un secondo a riflettere, ci si rende conto che anche in questo caso si sta parlando di una forza invisibile, presente nell’universo e che ha una potenza davvero spaventosa. Ovviamente se si prende per vero la sua esistenza.

In base a questa teoria però cadrebbero tutte le altre ipotesi che sono invece d’accordo nell’affermare che il nostro futuro sia un disegno già costruito, un progetto già concluso e ben delineato. Se il nostro destino fosse già scritto sarebbe inutile sforzarsi tanto per ottenere un qualcosa che non è presente nel nostro progetto di vita.

Se si pensa in questo modo allora nessuno di noi ha potere nel decidere il proprio futuro, anzi, seguirebbe un tracciato già segnato ed ogni volta che si imbatte in fallimenti o problemi, si finirebbe per pensare che forse, non era destino e che probabilmente quella non sarebbe stata la strada giusta da percorrere.

Svanirebbero però in questo modo tutti i sogni, si perderebbe la voglia di lottare per cambiare, per migliorare e per vincere.

Una domanda ci sorge spontanea: sarà davvero una forza presente nell’universo oppure è un aiuto che ci arriva da altro? Se esistessero davvero gli spiriti, potrebbero essere loro a darci una mano? E se invece fossero gli alieni a leggere i nostri pensieri e decidere se meritevoli di essere soddisfatti o meno?

Ovviamente anche su questo argomento i dibattiti non mancano affatto. La legge di attrazione esiste per qualcuno ed è una leggerezza per qualcun altro.

Non abbiamo mai svolto indagini su questo argomento ma nel corso degli anni ci è capitato diverse volte di imbatterci in situazioni in cui poi, in un modo o nell’altro, saltava sempre fuori questa ormai famosa legge di attrazione.

Non esiste un metodo scientifico per capire se davvero essa sia reale o meno, se alla fine sia solo una convinzione mentale. Sicuramente però è un altro tassello del mondo paranormale che, come potete vedere, non è legato solo ai fantasmi, agli spiriti, alle entità od agli alieni, ma abbraccia uno svariato e grande bacino di argomenti.

Ci piace diffondere le nostre esperienze, ciò che apprendiamo nel corso del tempo, ci piace portare alla luce storie affascinanti e misteriose, far conoscere, a tutti quelli che ci seguono, curiosità e stranezze del mondo in cui viviamo. Ci piace far aprire gli occhi sull’universo che abbiamo attorno ogni giorno, sperando, in questo modo, di riuscire a far appassionare le persone, farle riflettere e magari anche distrarre per un momento, accantonando i problemi e le preoccupazioni di ogni giorno ma, sopratutto, più indaghiamo in questo settore e più ci rendiamo conto che la vera normalità, in fondo in fondo, non esiste. 

UNIVERSI PARALLELI

Cosa sono gli universi paralleli? e ancora, Cosa significa “universi paralleli?

Questo è uno dei quesiti più popolari del mondo. Moltissime persone sono infatti attratte da questo concetto, dal mistero che avvolge questo complicatissimo argomento.

Ma andiamo con ordine.

Esistono molti termini per indicare gli universi paralleli, si parla infatti di dimensione parallela, realtà parallela, realtà alternativa, universo alternativo, dimensione alternativa. Qualsiasi parola di queste noi digitiamo sul web o cerchiamo in biblioteca, è sempre e solo riferita al concetto base di Universo Parallelo. Innanzi tutto è importate analizzare la parola parallelo.

Il temine indica un qualcosa che avviene contemporaneamente ad un altra senza però interferire mai con essa, senza avere punti in comune. Quindi di riflesso un universo si dice parallelo quando coesiste con il nostro universo ma da questo ne è completamente separato e distinto.

Da questi presupposti, è quindi sbagliato domandarci se anche in questo Universo Parallelo esistano delle forme di vita che ogni giorno si alzano, mangiano, vanno a lavorare, giocano, ridono, guidano e dormano esattamente come noi?

Il mondo scientifico non ha rifiutato l’ipotesi delle realtà alternative anzi, moltissimi fisici contemporanei appoggiano la teoria dell’esistenza di molte realtà parallele affermando che queste siano legate alla disciplina della meccanica ondulatoria, conosciuta soprattutto come Teoria di Everett III per via del nome di chi l’ha elaborata. Molto difficile sarebbe la spiegazione di tale teoria basata sulla presenza di numerosi mondi alternativi al nostro ma, in pochissime parole, si può dire che nell’universo, per ogni evoluzione quantistica, si genera un sistema complessivo isolato formato in parte da un sottosistema ex novo e in parte dal sistema di origine. Insieme questi sistemi si evolvono determinando ulteriori possibili stati della realtà, parallela a quella preesistente.

In base a questa teoria non sarebbe difficile pensare alla presenza di numerosi mondi che generano altri  mondi, altre realtà, altre dimensioni, sempre parallele tra di loro. Ma è davvero possibile che nessuna di queste realtà sia mai venuta in contatto con un altra?

Secondo la logica e in base al concetto di “parallelo”, verrebbe da dire NO ma noi del PIT più di una volta ci siamo domandati se le numerose anomalie che captiamo durante le nostre indagini, siano davvero riconducibili al termine “fantasma” o “spirito”. Spesso e volentieri ci siamo chiesti se fosse possibile che in alcuni momenti (molto particolari) ci si possa mettere in contatto con un altra dimensione.

Se durante una nostra indagine si riuscisse a creare una situazione ambientale tale da aprire un varco temporale, allora forse, sarebbe possibile comunicare con altri mondi? o per lo meno, sarebbe possibile udire ciò che avviene in quel momento anche in un altra dimensione?

Non siamo dotati ad oggi di strumenti in grado di attuare tutto questo ma possiamo utilizzare le nostre attrezzature, anche se non scientifiche, per captare le anomalie e successivamente analizzarle. Crediamo, in base anche alle nostre esperienze, che non per forza si debba parlare di fantasma. 

Come abbiamo sempre specificato: noi non siamo un gruppo che “crede” all’esistenza dei fantasmi ma fino a prova contraria. Siamo convinti che esista un qualcosa che i nostri occhi non possano vedere e le nostre orecchie non possano sentire, ma siamo poi cosi certi che si tratti di spiriti? Siamo sicuri che le anime dei defunti siano davvero la causa di tutte le anomalie che registriamo? Forse Si o forse No.

Nel mondo dei forse, quindi, perché non avanzare anche l’ipotesi che si possa trattare di interferenze fra mondi paralleli? momenti di collasso tra gli universi, una collisione di energie tra realtà alternative? Chiederci tutto questo, in fondo, non è affatto sbagliato.

Come ricercatori del paranormale possiamo dire che forse, ad oggi, parlare di fantasma risulta essere molto riduttivo. In fondo non sappiamo cosa ci attende dopo la morte, non sappiamo dove l’anima vada a finire. A dire il vero non sappiamo nemmeno se negli universi paralleli convergono le anime del nostro universo o se invece si tratta di anime nuove che nulla hanno mai avuto a che fare con la nostra dimensione. Se la teoria sopra citata fosse sicura al cento per cento, come il mondo nuovo ha una matrice del vecchio allora potrebbe essere la stessa cosa anche per le persone, per gli animali, per le piante, per tutto ciò che è energia.

Ad oggi non sappiamo cosa si nasconda dietro tutti questi misteri ma se già siamo arrivati al punto di affermare che il mistero esistere è giusto non fermarsi. Ci si deve continuare ad interrogare su chi siamo e da dove veniamo e soprattutto cosa c’è veramente attorno a noi!

P.I.T

Come si diventa cacciatori di fantasmi?

Oggi, alla vigilia del Natale, vi vogliamo parlare di un argomento che si posiziona ai primi posti delle numerose email che riceviamo ogni giorno.

Molti infatti sono coloro che ci chiedono: come diventare cacciatori di fantasmi?

Sembra una domanda banale ma, al contrario, non lo è affatto. Questo perché la risposta non è semplice né scontata. Non esistono corsi o scuole che possano insegnare tutto questo. Ad oggi non esiste una scienza specifica in merito a questo settore. Per questo motivo ci si deve basare esclusivamente sulle proprie capacità.

Per prima cosa crediamo che bisogna partire dalla serietà. Si deve svolgere questa ricerca con cognizione e razionalità adeguata, consci del fatto che si sta indagando su un argomento delicato e che da sempre fa molto discutere, consapevoli che le proprie considerazioni possono in qualche modo condizionare la sensibilità di altre persone.

In secondo senso, sempre secondo il nostro mood operativo, il passo successivo, dovrebbe sempre essere quello della ragione. Per spiegarci meglio: non è detto che ovunque ci si rechi per svolgere un indagine, un qualsiasi rumore od una qualunque ombra, debbano per forza contenere l’impronta di un entità. Prima di dichiarare quindi di trovarsi di fronte ad un fenomeno paranormale, si deve essere in grado di escludere tutte le spiegazioni razionali ed umane. Per fare questo si deve possedere un’adeguata conoscenza delle basi della fisica e del corretto funzionamento degli strumenti che vengono utilizzati. Conoscere la propria strumentazione e saper leggere con correttezza i dati è il primo passo per essere presi sul serio. I dati non sono come le parole. C’è ovviamente da dire che questo passaggio è reso ancora più difficoltoso dal fatto che ad oggi non esistono strumenti scientificamente creati per l’indagine paranormale. Anche noi, come del resto, utilizziamo attrezzature che normalmente vengono adoperate in altri campi operativi ma che sono ugualmente utili, NON per trovare i fantasmi, ma per rilevare anomalie che potrebbero essere collegate ad apparizioni di energie o entità. Questo è secondo noi uno dei punti da tenere ben a mente quando si desidera diventare un investigatore del paranormale serio e “professionale”.

Per entrare poi nello specifico è necessario, se non si vuole essere soli, trovare le persone giuste. Creare il team adeguato è fondamentale perché l’armonia che ci sarà tra le persone sul campo, nel momento dell’indagine, sarà il vero segreto del vostro successo. Come in ogni altro settore, la squadra più amalgamata e compatta è quella che vince. Creare una giusta atmosfera durante un indagine è essenziale per la concentrazione del gruppo.

Quest’ultimo passaggio è strettamente legato al successivo, ossia quello della preparazione mentale. Ci si deve sempre preparare psicologicamente prima di una indagine. Se fossero vere tutte quelle teorie in base alle quali le entità possono entrare nella mente delle persone, rubandogli l’energia, allora diventa essenziale essere in grado di chiudere tutti i propri canali ricettivi. Essere un cacciatore di fantasmi non vuol dire essere un medium né un sensitivo, saranno le domande, le vostre conoscenze, la vostra preparazione e gli strumenti a darvi le risposte. Per questa ragione la preparazione è fondamentale. Fare ricerca paranormale ci aiuta non solo ad entrare in un mondo ancora privo di risposte ma sopratutto ci aiuta a capire meglio chi siamo, imparando a conoscerci nel profondo ed a gestire le nostre paure ed emozioni.

Tutto quanto fino ad ora detto diventa essenziale quando inizia la vera e propria indagine. Come sempre noi bonifichiamo il luogo in questione. Bonificare significa controllare con la nostra strumentazione che non vi siano contaminazioni nell’ambiente. Interferenze radio, interferenze elettromagnetiche causate da reti o quadri elettrici, wi fi attive, reti mobili o fisse che possono interferire non solo nelle variazioni elettromagnetiche ma anche nei vostri registratori. Durante questa fase di bonifica è bene controllare anche la sicurezza del luogo perché nel momento in cui sarete in indagine non potrete permettervi di avere “preoccupazioni” di altra natura, la vostra mente dovrà essere focalizzata nella ricerca.

Una volta eseguita questa fase si passa di solito allo svolgimento dell’indagine.

Non esistono manuali che possano spiegare come debba essere svolta ne se si debbano rispettare delle regole specifiche. Ognuno di noi può ritenersi libero di sperimentare, mettere alla prova le proprie teorie e attuare l’approccio che meglio preferisce.

Noi fino ad oggi abbiamo sempre abbracciato un approccio scettico. Questo non vuol dire che sia più giusto o meno di altri. Noi partiamo da una base scettica, non per forza dobbiamo trovare il fantasma, noi indaghiamo perché siamo attratti da quello che i nostri occhi non possono vedere, siamo curiosi di capire se effettivamente esistono gli universi paralleli, se l’energia di ogni corpo rimane anche dopo la morte,.. , sarebbe lunga la lista del perché noi abbiamo scelto questo metodo ma tutto forse può essere riassunto in unica parola: la curiosità di sapere. Per questo che alla domanda se noi crediamo ai fantasmi?, non sappiamo dare una risposta definita e nemmeno la vogliamo dare, diciamo che risponderemo nel momento che in cui qualcuno, speriamo noi :), riuscirà a dimostrare che non esiste nulla o che esiste qualcosa oltre quello che i nostri sensi possono percepire.

Molto importante è poi la fase finale, l’analisi di tutto il materiale  raccolto durante l’indagine. Anche in questo caso si deve avere una buona coscienza delle basi fisiche ed ovviamente una buona capacità di utilizzo dei principali software per l’analisi video, foto ed audio.

Noi non sappiamo se la strada che stiamo percorrendo è quella giusta o meno, non sappiamo se riusciremo a mettere delle basi certe in questo settore che fino ad oggi ancora non ne possiede, ma sappiamo una cosa, e su quella, ne siamo sicuri, stiamo seguendo il nostro cuore, la nostra passione. Lo facciamo per noi ma anche per tutte le persone che ci seguono perché vogliamo condividere le nostre esperienze e far crescere un settore che purtroppo viene troppe volte screditato.

Non sempre il tutto si conclude fino al punto in cui vediamo, vi è un mondo oltre le nostre conoscenze che sta aspettando o forse chissà, si è messo sulle nostre tracce.

 

Indagine al Castello del Roccolo 2016

Quando l’amore è eterno?

Un amore si dice essere eterno quando supera le barriere dello spazio e del tempo. Questa è  sicuramente la teoria più diffusa. Ma esiste davvero? Sareste pronti ad offrire la propria vita per qualcuno? Beh, domanda difficile… ma certamente è quello che ha fatto lei, la protagonista della nostra indagine al Castello del Roccolo, la conosciuta Melania.

Melania nacque nel 1814 da una delle più nobili famiglie del paese, quella dei Tapparelli d’Azeglio. La ragazza venne data in sposa molto giovane al Marchese Salvatore Pes di Villamarina. Durante le estati, la coppia, era solita recarsi  in Sardegna, presso il feudo di famiglia, dove la donna riusciva a trovare un po’ sollievo alla sua tormentosa tosse, causata da una grave malattia polmonare di cui era affetta fin da bambina.

Nell’estate del 1841 però, le condizioni fisiche di Melania peggiorarono a tal punto da non permettere di affrontare il consueto viaggio con il marito. Fu quindi costretta a trascorre i mesi estivi nel Castello del Roccolo. L’estate però terminò e la ragazza dovette tornare con i genitori nel grande palazzo di Torino, dove la tosse peggiorò. Salvatore ancora non era rientrato dal suo viaggio e Melania attese fino alla fine il suo ritorno ma per lei arrivò prima la morte.

La tragedia segnò la famiglia D’Azeglio al punto che venne fatto costruire, presso il Castello del Roccolo, un cippo in suo ricordo perenne.

La leggenda narra che nelle notti estive, il fantasma della povera Melania si aggiri ancora presso il Castello, in attesa dell’amato Salvatore.

Noi del P.I.T. ci siamo recati in questo luogo, un posto affascinante e ricco di una particolare atmosfera suggestiva. Come arrivare al Castello del Roccolo non è certo stata una cosa semplice, il maniero infatti, sorge isolato su una piccola collina, completamente immerso nella vegetazione che lo rende invisibile dal basso. Sicuramente però, è uno dei siti migliori per tutti quelli che si domandano cosa visitare a Busca, in provincia di Cuneo. Venne costruito nel 1831 per mano della famiglia Tapparelli D’azeglio e si estende su di un area di oltre 500.000 mila metri quadrati. Fanno parte di questo storico complesso anche una piccola chiesa, un grande parco, delle serre e per finire delle suggestive grotte artificiali.

Abbiamo trascorso delle lunghe ore all’interno delle mura di questo Castello, non solo ed ovviamente per svolgere l’indagine, ma anche per realizzare immagini diurne. Si viene subito catapultati in un altra epoca, l’atmosfera che ci circondava era davvero intrisa del valore storico di quel luogo e sopratutto, segnata dagli eventi di anni ed anni di passato, contaminata dalle energie di chi viveva nel castello.

Melania è una figura particolare. Non è il classico spirito dispettoso che infesta un determinato luogo. Si tratta dell’anima di una ragazza che ha amato, atteso, una donna che ha lottato con la vita con il solo obiettivo di ritrovarsi nuovamente fra le braccia del suo uomo. La morte però non glielo ha permesso e come si dice in tutte le fiabe, lei non ha comunque smesso di amare. Secondo la leggenda infatti il suo amore è riuscito ad abbattere questa barriera perché nonostante il distacco materiale lei non ha dimenticato, anzi, ancora sembra vagare tra le mura del Castello con la speranza nel cuore. Che destino è mai questo? molti si chiederanno, ed effettivamente non si può certo dire che sia stata davvero una fortuna per lei, perché questo luogo adesso è diventata la sua eterna prigione.

Cosa vuol dire Roccolo? lo sapevate che il termine è sinonimo di “trappola”? e lo sapete cosa vuol dire Melania? Pensate che il nome di questa dolce ragazza, significa “scura”, “nera”. Certo,  forse sono solo coincidenze ma quello che ci è accaduto nell’indagine ci ha lasciato davvero senza parole e sopratutto, senza spiegazioni. Melania forse non è più spensierata come un tempo, non è più solamente innamorata, forse la ragazza, prima di morire, aveva scoperto qualcosa che l’aveva davvero ferita…

P.I.T. – Paranormal Investigation Team

Indagine Halloween Lucedio 2016

Dove festeggiare Halloween?

Noi del P.I.T. lo abbiamo festeggiato a Lucedio, una piccolo principato in provincia di Vercelli.

Perché halloween si festeggia il 31 ottobre?

Duemila anni fa per le popolazioni celtiche questa data segnava la fine dell’estate e l’inizio della nuova stagione autunno/invernale. Questa festa era conosciuta con il nome di Samhain. Durante questa lunga notte si credeva che le anime dei defunti ritornassero sulla terra, accompagnate da demoni e streghe, che ad oggi sono diventati il simbolo di questa festa diffusa ormai in tutto il  mondo.

Questa data però ha anche molti altri significati. Non è solo il capodanno celtico, è anche una ricorrenza per il mondo satanico. Ma perché halloween è una festa satanica? In questa notte anche i satanisti celebrano il loro capodanno, l’inizio di un nuovo anno satanico.

I membri di queste oscure congregazioni si riuniscono in una importante messa nera all’interno di edifici o luoghi fortemente protetti. Qui evocano Satana ed offrono in suo sacrificio la vita di animali (cani, gatti,…) e in alcuni casi anche umani, specialmente bambini.

Ma perché parlare di Satana? Perché Lucedio è uno dei luoghi più conosciuti proprio per lo svolgersi di questi rituali.

Come raggiungere Lucedio?

Questo principato si trova nel comune di Trino Vercellese, in provincia di Vercelli. Totalmente immerso nelle campagne e nelle risaie di questa parte del Piemonte. Le immense distese di campi si estendono su entrambi i lati della piccola stradina che con i suoi circa quattro chilometri attraversa l’Ex cimitero di Darola, l’Abbazia principale di Lucedio e il Santuario della Madonna delle Vigne. Tutti questi luoghi sono ad oggi divenuti famosi in tutto il  mondo, non solo per la loro storia ed il loro fascino architettonico ma anche per essere considerati ormai luoghi ricchi di leggende e mistero. Insieme costituiscono uno dei dieci posti più infestati del pianeta.

Dove avvengono i riti satanici a Lucedio?

Secondo le nostre ricerche si svolgerebbero nell’ex Cimitero di Darola, un luogo tetro ed abbandonato ma ben protetto da alte mura in pietra e una folta boscaglia di rovi. Noi del P.I.T. ci siamo recati proprio li, convinti che avremmo potuto registrare forti presenze di energia.

La nostra indagine si è anche spinta nel Santuario della Madonna delle Vigne, poco distante dall’ex cimitero. Completamente immersa nella vegetazione e nell’oscurità dei campi vercellesi, questo santuario è famoso in tutto il mondo per contenere al suo interno un affresco davvero particolare, il cosiddetto “Spartito del Diavolo”. Questa composizione musicale servirebbe a tener rinchiusa una forte entità demoniaca evocata molti anni fa dai monaci cistercensi dell’Abbazia di Lucedio, ma se suonata dal verso opposto servirebbe invece a liberarla.

Saranno vere queste leggende? Noi siamo andati per scoprirlo e per raccogliere più materiale possibile su questi due luoghi molto particolari, considerati fra i 10 luoghi più infestati del mondo.

Sicuramente ritorneremo presto a Lucedio perché le sorprese non sono sicuramente mancate e sopratutto abbiamo constatato che la presenza di gruppi praticanti messe e rituali neri all’interno di questi luoghi non sono affatto una leggenda.

P.I.T. – Paranormal Investigation Team