Cosa fa paura? Dove risiede la paura? Quando si ha paura? Perché si ha paura? Dove nasce la paura?

La paura è un emozione, una caratteristica comune ha tutti gli esseri umani, uomo o donna che sia, bambini, adulti od anziani, non vi è distinzione, la paura quando colpisce non guarda in faccia nessuno.

Perché abbiamo paura?

Essa si genera nel nostro corpo tutte le volte che percepiamo una situazione di pericolo, situazione che può essere reale od indotta dalla nostra fantasia, dal ricordo o dalla suggestione. Il primo istinto naturale, quale reazione spontanea, è la fuga e in alcuni casi la lotta.

Questa si può dire essere la definizione più avvalorata di questa emozione, questa parola così ricca di significato ma allo stesso tempo così intrisa di mistero. Ebbene si, perché la paura, esattamente come un fantasma invisibile, si insidia ovunque, nelle piccole cose, senza far rumore. Vi siete mai domandati quante sfumature essa abbia? 

Vi è la paura del buio, la paura dei ragni,  la paura dei topi, degli insetti, dei serpenti, paura di volare, paura dell’altezza, degli spazi aperti e di quelli chiusi, paura dell’acqua, paura della solitudine, paura di perdere le persone care, paura degli altri, paura di non farcela, di non arrivare in tempo, di essere poco adatti, paura di noi stessi… L’elenco potrebbe essere infinito, perché la paura si nasconde ovunque.

Da qui possono nascere situazioni di panico, ansia, fobie e suggestioni che non fanno altro che alimentare la paura stessa e la ruota ricomincia da capo.

Noi del PIT – Paranormal Investigation Team riceviamo moltissime domande ogni giorni ma una delle più frequenti è sicuramente quella in cui ci viene chiesto se non abbiamo paura a fare ciò che facciamo. La risposta è SI. Abbiamo paura, come ogni essere umano. Ogni volta che ci avventuriamo in un luogo abbandonato ed immerso nell’oscurità, le nostre paure si fanno più forti, diventano chiassose ed invadenti nella nostra mente. Nel nostro caso abbiamo però capito che la maggior parte delle situazioni di paura sono generate dalla suggestione.

Se ci si avventura in un luogo buio e sconosciuto, la nostra mente inizia a viaggiare con la fantasia, facendo vedere o sentire al nostro corpo cose o sensazioni che in realtà non esistono e non sono reali. Se si andasse nello stesso ed identico posto con la luce del sole, probabilmente queste ansie non verrebbero generate. La suggestione è molto pericolosa per quello che noi facciamo perché potrebbe creare situazioni borderline che influenzerebbero l’indagine stessa ma ancora peggio, i risultati. Sarebbe quindi una raccolta di dati sfalsata che renderebbe inclassificabile ogni tipologia di fenomeno. Ma mettiamo anche il caso che avvenga davvero un qualcosa di inspiegabile, se ci facessimo prendere dalla paura avremmo il rischio di rovinare la rilevazione con le nostre stesse mani. Quando si è in preda ad un attacco di terrore non si ha la mente lucida per tenere sotto controllo sia noi che l’ambiente circostante. Provate a pensare se finalmente si riuscisse ad immortalare uno spirito o un entità, ma per colpa della paura in quel momento la telecamera ci sfuggisse dalle mani. Sarebbe un disastro irreparabile e un occasione che forse mai più potrebbe ripresentarsi.

Cosa fare quindi per combattere la paura?

La prima cosa da fare quindi per realizzare un ottima indagine ma ancora di più per avere la certezza di compiere una corretta analisi è quella di imparare a controllare il nostro corpo e in particolare la paura. E’ un lavoro di concentrazione e meditazione, una preparazione mentale che svolgiamo ogni volta, prima di iniziare un’indagine. Non è semplice, né ci sono regole precise per riuscire in questo intento, è un lavoro di costanza ed allenamento. Con il tempo si impara a tenere a bada il nostro corpo, si acquisisce una maggiore fermezza di pensiero. Un vero e proprio allenamento mentale ma che ci è tornato utile non solo durante le rilevazioni ma anche nella vita di tutti i giorni.

Abbiamo analizzato ogni aspetto della nostra personalità, compresa la nostra paura. Addirittura siamo arrivati ad apprezzarla. Ebbene si, perché può essere fondamentale in alcune situazioni. La paura infatti può essere vista anche come strumento di controllo del pericolo, essa infatti ci permette di non esagerare, di non spingersi in situazioni pericolose o in luoghi da cui sarebbe meglio stare lontani. Diventa la nostra coscienza, la nostra guida. Quando la si conosce e la si accetta alla fine ci si rende conto di averla sconfitta. Non fatevi mai comandare dalla paura, siate sempre voi a farlo. Difendetevi dalla sua ombra ma ascoltatela perché se esiste, se è presente in natura, vi è per forza un motivo.

Essere un ricercatore del paranormale vuol dire anche imparare a conoscersi e migliorare se stessi.

In tutti questi anni di ricerca però una cosa sicuramente l’abbiamo capita: qualunque cosa si nasconda nell’invisibile fa sempre e comunque meno paura di quello che i nostri occhi possono vedere. 

 VIDEO Pillole PIT – Cosa fa paura?